venerdì 17 maggio 2013

Misterprix (Truffatori di professione)


"Avviso a tutti i Naviganti",

da un po' di tempo m'interessa il fenomeno delle vendite online e,  da bravo genovese, coltivo una non troppo segreta passione per il risparmio. Purtroppo, capita di imbattersi in siti di sedicenti venditori che, in realtà ambiscono solo ad alleggerire il vostro portafogli, facendosi beffe della vostra buonafede.


Banda Bassotti (Beagle Boys)

Ultimo nato nella grande famiglia della "Banda Bassotti" è, udite udite, il sito del finto negozio "Misterprix" (ad oggi non  accessibile) che,  con poco meno di un paio di mesi di vita, può vantare un considerevole numero di vittime. 

Da un po' di tempo, sto rimuginando sul rinnovo del mio impianto Home Theater e, se non ricordo male, verso la metà di marzo ho visto improvvisamente comparire su "TrovaPrezzi" (ottima risorsa per la determinazione del reale prezzo di mercato di un oggetto), il sito in questione che, vantava (cito letteralmente a memoria): "Gli Home Theater con i prezzi più bassi in Italia". Proprio così, talmente bassi da diffidarne: l'oggetto che mi interessava, infatti, veniva proposto ad un prezzo inferiore alla metà di quello reale. Visto l'esordio "fumettoso", concedetemi di dirlo (tanto non posso resistere):



Insospettito dal "prezzo stracciato", ho deciso di prendere in esame anche alcuni articoli a campione: tutte le referenze avevano prezzi talmente bassi, da esser a dir poco fuori mercato. Sentendo una forte "puzza di bruciato" (alla faccia dell'eufemismo), ho deciso di accantonare momentaneamente l'acquisto e, di salvare il sito nei preferiti "in attesa di verifica". Nel frattempo Polizia Postale e, Guardia di Finanza (per tacer dei Carabinieri), venivano bombardati di segnalazioni e, successive denunce.


Oggi, googlando "Misterprix" troverete immediatamente l'indicazione della truffa ma, sino a pochi giorni fa, avreste potuto essere tratti in inganno da questi "tizzoni d'inferno" (tanto per cambiare fumetto) che, complice un sito appositamente realizzato per raggirare i poveri visitatori, promettevano sconti mirabolanti su un campionario degli oggetti hi-tech più "Cool" del momento. Ovviamente il sito forniva poi, un livello di dettaglio sufficiente a far pensare a "una ditta seria": mai impressione avrebbe potuto essere più sbagliata.

Googlando "MisterPix" il 17.05.2013.

Stando alle informazioni raccolte in rete, infatti, sembra che siamo difronte ad una vera e propria "patacca digitale". Il sito presentava i loghi di molti motori di ricerca specializzati come quello da me citato in precedenza e, tra i metodi di pagamento accettati, vantava le più comuni carte di credito.  

Il sito fantasma.
Ovviamente, se aveste ceduto all'entusiasmo e, vi foste "lanciati nell'acquisto", avreste finalmente scoperto come, in realtà, l'unico mezzo di pagamento realmente accettato fosse il bonifico. Inutile dire che, bonifico in rete è spesso sinonimo di fregatura: in generale "affare" si coniuga difficilmente con "bonifico bancario" ma, in questo caso si legge proprio come "Truffa".

Abbandoniamo la Disney per riassumere in pillole: "dicono di loro".

  1. "Visura camerale taroccata!", fornita nelle email di conferma dell'account, intestata a "Trovato Antonietta". Peccato che la società "ITALIAN TRADERS SRL" appartenga in realtà a tale "Artido Scassa" (il nome è già un programma).
  2. "Motori di ricerca taroccati!", indovinate un po', nessuno dei motori di ricerca presenti sul sito, sa nulla di questo mago dei prezzi.
  3. "Conto Corrente Taroccato", a voler esser pignoli diamo un occhiata anche al c/c e, stranamente la "Trovato Antonietta", intestataria dei bonifici per il pagamento della merce, invece di utilizzare una banca in provincia di L'Aquila (sede della società) usa un c/c postale di Napoli (l'IBAN non mente).

Infine, un messaggio personale, al novello Arsenio Lupin, da parte del sottoscritto...


Non m'hai Fregato! $[r0#zo!!! :p"



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